“ Decreto eco-bonus, ristrutturazione edilizia e bonus mobili ”   
Fonte : http://www.leggioggi.it
Su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Ministro per gli affari  europei, Enzo Moavero Milanesi, del Ministro dello sviluppo economico, Flavio  Zanonato e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, il  Governo ha così approvato il provvedimento che recepisce la direttiva  2010/31/UE e che mira a dare un’adeguata risposta alla necessaria ed urgente  esigenza di favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica del patrimonio  immobiliare italiano in conformità al diritto dell’Unione Europea e  nell’approssimarsi della scadenza degli attuali benefici. Le finalità del decreto Nel comunicato stampa diramato al termine del Consiglio dei Ministri, si  sottolinea che il decreto legge ha l’obiettivo di:  promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici; favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti  rinnovabili negli edifici; sostenere la diversificazione energetica; promuovere la competitività dell’industria nazionale attraverso lo sviluppo  tecnologico; conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale. Cosa cambia per il cittadino Con l’approvazione del decreto legge è previsto un forte potenziamento  dell’attuale regime di detrazioni fiscali che passerà dal 55% per gli interventi di  miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il  30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali  sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di  energia. Un’ultima conferma, e non ne sono previste successive, stabilita per  dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l’efficienza  energetica del proprio edificio. Così, per le spese documentate sostenute a  partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014 (per  le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio), spetterà la detrazione  dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del  contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.  Un vantaggio per l’ambiente per l’economia  L’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della  detrazione possono dare un forte impulso all’economia di settore e in particolare  al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base  occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi al rilancio della crescita  e dell’occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita  sostenibile. Proprio nell’ottica di recepimento della 2010/31 in materia di prestazione  energetica: viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della  prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle  caratteristiche termiche dell’edificio nonché degli impianti di  climatizzazione e di produzione di acqua calda;  vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da  conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti, da applicarsi agli  edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti  ogni 5 anni; nasce la definizione di “edifici a energia quasi zero” e viene redatta una  strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale  che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli  edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e  sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il  miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno  essere a “energia quasi zero”. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle  Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli  stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018. Viene, infine, previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica  degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché  raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione  dell’attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un  edificio o di un’unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica  Amministrazione. Il Consiglio dei Ministri, ha inoltre introdotto significative ed importanti novità  rispetto alle precedenti proroghe. Tra queste:  la proroga, fino al 31 12 2013, delle detrazioni IRPEF prevista nel  decreto legge (50 per cento, dall’ordinario 36 per cento, per spese di  ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro, 48.000 euro nel regime ordinario); tale proroga è stata estesa anche all’acquisto di mobili finalizzati  all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di  10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro);  le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione  relativi all’adozione di misure antisismiche, nonché all’esecuzione di  opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli  edifici, in base a quanto già previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lett. i) del  Testo unico delle imposte sui redditi. Si tratta, presumibilmente, dell’ultima conferma per questo genere di benefici  fiscali, in quanto espressamente prevista nelle more della definizione di misure  ed incentivi selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione  di interventi per il miglioramento e la messa in sicurezza degli edifici esistenti,  nonché per l’incremento del rendimento energetico degli stessi.
Il Consiglio dei ministri svoltosi il 31  maggio a Palazzo Chigi ha proseguito  l’analisi e definitivamente approvato il testo  del decreto sull’eco-bonus, sulle  ristrutturazioni edilizie e sul bonus mobili. 
Studio CANDELORO Dott.ssa Daniela
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